Vi ricordate gli “sniffer dogs”, i cani appositamente addestrati a fini medici per “fiutare” il coronavirus (e altre malattie) nelle persone? Ebbene, nel Regno Unito entra nel vivo il periodo di “prova sul campo”, che stabilirà se i cosiddetti cani da rilevamento biologico, che potranno analizzare fino a 250 persone in un’ora, potranno essere utilizzati in futuro come una nuova misura di allarme rapido per rilevare il Covid-19.
Già addestrati a rilevare gli odori di alcuni tumori, la malaria e il morbo di Parkinson grazie agli esperti dell’ente benefico Medical Detection Dogs, si spera insomma che questi magnifici Labrador e Cocker spaniel possano fornire “risultati rapidi” nell’ambito della più ampia strategia di test del governo inglese.
La prima fase del processo sarà guidata dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine, insieme all’ente benefico e alla Durham University.
“Non c’è garanzia di un risultato positivo – dicono – ma se funziona potrebbe essere un modo economico e non invasivo per testare la malattia”.
Saranno sei i cani, i super six, – Norman, Digby, Storm, Star, Jasper e Asher – che seguiranno la sperimentazione per identificare il virus dai campioni sia di coloro che sono stati infettati dal coronavirus, sia di coloro che non sono stati infettati (le malattie respiratorie possono di fatto cambiare l’odore del corpo).
Super Six member, Asher, training to become a #COVID19 detection dog. He’s learned to make it clear to his trainer when he finds his target odour and then he gets a treat. https://t.co/vM5shY7stT @LSHTM @durham_uni
London School of Hygiene & Tropical Medicine Durham University pic.twitter.com/zzhdh0KRuH
— Medical Detection Dogs (@MedDetectDogs) June 11, 2020
La prima fase coinvolgerà il personale sanitario negli ospedali di Londra con lo stesso approccio adottato per il cancro e altri tipi di patologie, tranne per il fatto che l’intero processo sarà notevolmente accelerato.
COVID19 detection dog in training, Asher, is doing so well in the training room…
Super Six member, Asher, is doing really well with his training to become a #COVID19 detection dog. He has mastered the art of making it very clear to his trainer when he has found his target odour, waiting patiently and sitting down in front of it so there is no doubt. He'll then trot back for his treat every time he gets its right. There are a lot of treats…https://www.medicaldetectiondogs.org.uk/covid-19-detection-dogs/London School of Hygiene & Tropical Medicine Durham University
Pubblicato da Medical Detection Dogs su Mercoledì 3 giugno 2020
Il piano, dunque, è addestrare i cani a riconoscere celermente i cambiamenti di odore prodotti dal Covid-19 e poi confermare la loro diagnosi con un test medico. Dopo questa prima fase, il governo deciderà dove i cani saranno più utili.
Se la ricerca avrà esito positivo, i cani da rilevamento Covid-19 potrebbero essere utilizzati in luoghi pubblici come aeroporti o ristoranti, contribuendo a prevenire una seconda ondata di infezioni. Che ne pensate?
Fonte: Medical Detecion Dogs / London School of Hygiene
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